Marmorata 169 e WSP Photography presentano “Gli occhi sulla città” Lo stra-ordinario di Roma raccontato attraverso il documentario
Venerdì 22 maggio 2015, ore 21 presso WSP (via Costanzo Cloro 58)
PALAZZO SELAM (2013, 45’)
di Chiara Sambuchi
al termine del documentario:
Proiezione reportage fotografico
“Selam Palace: la città invisibile” di Gaetano Di Filippo
Incontro pubblico con gli autori e lo staff dell’Associazione “Cittadini del mondo”, che dal 2006 sositene e affianca gli abitanti del palazzo Selam per questioni mediche, sociali e legali
E’ necessaria la prenotazione inviando una mail a: marmorata169@gmail.com
Per saperne di più:
www.
www.gaetanodifilippo.com
“Gli occhi sulla città”, frutto dell’incontro tra le associazioni culturali Marmorata 169 e WSP Photography, torna a raccontare Roma attraverso il documentario. In questa nuova edizione daremo ampio spazio al racconto di “luoghi comuni”, diversi e lontani dai soliti, dove le generazioni (siano esse prime, seconde o terze) s’incontrano, dialogano, sognano, lottano.
Il pensiero va a tutte quelle realtà collettive che, nate come occupazioni spontanee, si trasformano in veri e propri laboratori aperti, in cui si sperimentano ogni giorno nuovi modelli di convivenza e si lavora per il recupero dal basso di strutture condannate, dall’alto, a morire lentamente. Racconteremo anche storie più piccole, nascoste, fiorite vicino a noi e aperte al mondo, “percorsi a due” che con sincerità e intimità riescono a comunicarci la straordinarietà dell’apparente ordinario.
I documentari proposti rappresentano punti di vista diversi e personali sulla vita che scorre nella nostra città: ne vengono fuori racconti per immagini di una Roma multiforme e inaspettata, molto distante dai cliché di città-cartolina in pasto ai turisti. Sono storie semplici, racconti dietro l’angolo, realtà viste e riviste, alle quali raramente si guarda con occhi attenti. Eppure una storia non esiste finché qualcuno non ha il coraggio di raccontarla, mettendosi in gioco in prima persona, aprendosi e intessendo relazioni. Con passione, cura e rispetto.
Il documentario nasce dunque come incontro tra persone, è l’intersezione vitale tra chi ascolta, la voce che narra e chi guarda. Svela e rifonda anche il nostro modo di vedere, sul filo della memoria e della scoperta reciproche.
Ogni proiezione sarà seguita da una discussione con gli autori dei film: un faccia a faccia senza filtri, un’occasione per dare e ricevere suggestioni. Vi aspettiamo in un luogo di confronto aperto, libero e critico, dove la visione e l’incontro con gli autori si traducano in scambio d’idee e in fonte di ispirazione comune.
PALAZZO SELAM (2013, 45’) di Chiara Sambuchi
Palazzo Selam è un edificio alla periferia di Roma, un tempo sede di un’universitá ed oggi dimora stabile di circa mille rifugati provenienti dal Corno d’Africa, che in Italia non hanno altro posto in cui andare. Ogni giorno vi arriva qualcuno appena uscito da un centro di accoglienza ed in cerca di un tetto sulla testa o gente di passaggio diretta verso l’Europa del Nord. Gli abitanti del Selam non negano l’accesso a nessuno, anche se questo compromette il già fragile equilibrio all’interno del palazzo: appena trenta sono i bagni a disposizione di tutti, tanti vivono in spazi senza finestre. Grazie al supporto dell’associazione “cittadini del mondo”, che ogni settimana da anni si reca al Selam per assistere chiunque abbia bisogno di cure mediche, la regista Chiara Sambuchi e la sua troupe sono riusciti, dopo mesi di osservazione senza telecamere, a raccontare in un documentario il quotidiano di tre abitanti del palazzo, Ali, Muna e Bereket: le sveglie all’alba di Ali per arrivare in tempo al lavoro, le prove a teatro di Muna che vorrebbe fare l’attrice, il lavoro senza sosta di Bereket, sapiente calzolaio e sarto, ma anche la partita di calcetto di fronte al Selam nel finesettimana e l’appuntamento di Muna dal parrucchiere raccontano di un’esistenza fortemente legata alle estreme difficoltá logistiche della vita di Palazzo Selam ma anche caratterizzata da sogni, problemi e nostalgie comuni a tanti loro coetanei europei.
L’associazione Cittadini del Mondo nasce nel Settembre 2002 dall’impegno di medici, operatori sociali e diversi professionisti che decidono di dedicare, a titolo volontario, le loro competenze al sostegno dei diritti dei migranti con l’ obiettivo di contrastare qualsiasi fenomeno di discriminazione ed esclusione sociale, di combattere qualsiasi forma di razzismo, di realizzare la parità di trattamento verso gli immigrati promuovendo la conoscenza e l’incontro tra persone, popoli e culture diverse e favorendo concretamente l’inserimento dei cittadini stranieri nel tessuto sociale italiano.
Nel tempo l’associazione ha portato avanti molte iniziative a sostegno dei propri obiettivi: tiene uno sportello sanitario per i rifugiati politici di Selam Palace; ha fondato una Biblioteca Interculturale nella quale si svolgono la maggior parte delle attività di integrazione culturale, come il corso di italiano, lo sportello sociale e molti eventi per l’integrazione. Cittadini del Mondo opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali per l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale.